LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE


“C’era una volta un ragazzo, che doveva passare la notte nella foresta per dimostrare il suo coraggio e diventare Re.
Mentre passa la notte da solo, è visitato da una visione sacra.
Nel fuoco del bivacco, gli appare il Santo Graal , simbolo della Grazia Divina.
E una voce dice al ragazzo: “Tu custodirai il Graal onde possa guarire i cuori degli uomini”.
Ma il ragazzo, accecato dalla visione di una vita piena di potere, di gloria, di bellezza, in uno stato di completo stupore, si sentì per un attimo non un ragazzo, ma onnipotente…come Dio.
Allungò la mano per prendere il Graal, e il Graal svanì, lasciandogli la mano tremendamente ustionata dal fuoco.
E mentre il ragazzo cresceva, la ferita si approfondiva,
finchè un giorno la vita per lui non ebbe più scopo.
Non aveva più fede in nessuno, neanche in se stesso.
Non poteva amare… né sentirsi amato… era ammalato di troppo esperienza e cominciò a morire.

Un giorno, un paggio Parsifal, che aspirava a diventare cavaliere, entrò al castello e trovò il Re da solo.
Essendo un semplice di spirito egli non vide il Re; vide soltanto un uomo solo e sofferente.
E chiese al Re: “Che ti addolora amico?”.
E il Re rispose: “Ho sete, e vorrei un po’ d’acqua per rinfrescarmi la gola”.
Allora Parsifal prese una tazza che era accanto al letto, la riempì d’acqua e la porse al Re.
Il Re, cominciando a bere, si rese conto che la piaga era rimarginata.
Si guardò le mani e vide che c’era il Santo Graal, quello che aveva cercato tutta la vita.
Si rivolse al paggio e chiese stupito: “ Come hai potuto tu trovare ciò che i miei valorosi cavalieri mai hanno trovato?”.
E Parsifal rispose:
“Io non lo so. Sapevo soltanto che avevi sete”.