Tra
le mie braccia c’è un respiro piccolo piccolo,
sembra
un lieve soffio, ma lo sento già in tutta l’aria che respiro.
Tra
le mie braccia si sente il calore di una vita appena nata,si
può stringere forte o anche piano e non ti stanca mai.
Tra
le mie braccia si può sentire il brivido di essere nuovamente cambiato,
di
essere forte davanti ad ogni scelta, di essere pronto ad affrontare ogni
salita,
di
essere bravo ad insegnare a camminare, di essere già grande per il resto dei
giorni.
Tra
le mie braccia c’è ancora una volta un senso per la mia vita…
ed
il senso è quello di essere padre.
Tra
le mie braccia vorrei tenere per sempre, in ogni attimo, questo brivido,
ma
appena scenderà io so che sarò contento,
perché
i suoi passi lo porteranno lontano… per la sua strada.
Tra
le mie braccia c’è la voglia di essere felici, tutta una famiglia,
guardandoci,
tenendoci per mano e sapendo di essere legati eternamente, gli uni agli altri.
Tra
le mie braccia nascono tanti sogni,
ma
saranno i suoi a farmi sentire realizzato.
Tra
le mie braccia, quelle che hanno tenuto Daria,
quelle
che si uniscono alle braccia di Cinzia,
è
arrivato Goffredo, mio figlio, ed ha trovato spazio vicino al cuore.
Goffredo
un giorno avrà braccia forti
e
mi terrà la mano per ultima volta, poi mi lascerà andare via…
e
in quel momento si ricorderà di queste parole e del ciclo dell’esistenza
ed
è allora che sarà già diventato grande.
Attilio, settembre 2015