IL GATTO SELVATICO

Che bell'incontro.
Era sabato mattina, una di quelle mattine con tanto sole che tutti vanno al mare e non sanno che sù in montagna c'è quel venticello che ti fà sudare poco e ti rinfresca ad ogni fermata del cammino.
Il sentiero è quello che mi porta sopra la vallata della cascata del Catafurco, nel Parco dei Nebrodi. Direzione piano delle Capre, per la Serra di Filici.
Siamo troppo pochi per darci fastidio. Io e il gatto selvatico.
Ci incontriamo, ci guardiamo poi ognuno per la sua strada, ciasdcuno con il proprio destino ed il proprio viaggio.
Strano che incontrare un gatto selvatico e fotografarlo mi renda così soddisfatto.
Ma è successo e sono contento.
Qualcuno dice che è solo ...... fortuna.
Bene allora sabato ho incontrato "fortuna", chiamerò così il mio amico gatto selvatico.
Buona strada


Ma non è tutto.
Questo è il post 66. il mio numero fortunato.
Vedi la fortuna.

IL GATTO SELVATICO
Sul Gatto Selvatico (Felis sylvestris) in realtà si sa molto poco e la cosa non può stupire.I gatti di città, semiaddomesticati, hanno cambiato le loro abitudini di animali solitari (come la maggior parte dei felini) per vivere in branco (o in "colonie", come le chiamiamo) e questo facilita loro la sopravvivenza, ma in natura non è così: è un animale solitario che si tiene il più possibile alla larga dall'uomo, con una incredibile capacità di mimetizzarzi alla quale và aggiunto il fatto che preferisce predare di notte. Se a tutto questo aggiungiamo anche il fatto che visivamente è facilmente scambiabile con il gatto domestico, comprendiamo appieno la difficoltà di rintracciarlo e studiarlo.

In Italia è presente nella zona delle Alpi Liguri al confine con la Francia, in quella delle Alpi Carniche al confine con la ex Iugoslavia, lungo la dorsale appenninica fino alla Sicilia; si presume che, in totale, gli individui non superino le 700 800 unità. In Sardegna, invece, si ritiene che gli individui presenti appartengano alla specie Felis silvestris lybica che comprende anche i gatti selvatici Africani e del Medio-Oriente.

COME SONO FATTI
Il Felis sylvestris può raggiungere, coda compresa, il metro e venti di lunghezza. Agilissimo e robusto, ha la testa corta e rotonda e le zampe, soprattutto le posteriori, sono forti e lunghe. Il pelo è folto, morbido, di un colore griglio-rossatro con fasce trasversali scure che gli servono a meglio mimetizzarsi nella macchia boschiva, mentre il ventre è più chiaro. La coda presenta degli anelli nerastri.
Il maschio ha una stazza nettamente superiore alla femmina: da un minimo di 5,500 ad un massimo di 3,500 contro i 1,500 - 3,000 della femmina.
Come per tutti i predatori che si rispettino, ha una vista eccellente anche in condizioni pessime di luce. Questa è dovuta alla particolare struttura oculare dei gatti. Ottimi sono anche udito ed olfatto. Particolarmente sviluppata la dentatura.


DI COSA SI NUTRONO
E' un predatore notturno che rimane nascosto durante il giorno nelle cavità degli alberi o in piccole grotte e tane abbandonate. Ottimo arrampicatore, non ha praticamente preferenze tra la caccia a livello del terreno o quella "area" saltano da ramo in ramo. Le sue prede sono conigli e mammiferi di piccola taglia, oppure rane o uccelli che preleva spesso direttamente dal nido.


RIPRODUZIONE
La maturità sessuale viene raggiunta nelle femmine intorno ai 10-12 mesi che aumentano nel maschio fino ai 9-10 mesi. Il periodo degli amori va da metà gennaio alla metà di marzo. La riproduzione avviene una volta all'anno e di solito la cucciolata è di tre o quattro cuccioli che rimangono con la madre fino al compimento del quinto mese.


LA VITA SOCIALE
Estremamente territoriale (marca regolarmente il territorio che gli appartiene con una secrezione odorosa e spruzzi diurina), il Gatto Selvatico è un solitario: nessun maschio entrerà impunemente nel territorio diun altro, mentre l'accesso sarà consentito solo a femmine.
In definitiva sono molti i fattori che contribuiscono a rendere a rischio di estinzione questa specie: dal disboscamento all'alta densità di presenza dell'uomo sul territorio ed al bracconaggio. Non ultimo, però, il pericolo di ibridazione con il gatto domestico dal quale non si differisce eccessivamente.