IO...TRA CIELO E CIELO


Quando il tuo passo, seguito dall'anima ansimante,
si volge alla suprema cima bianca, occorre chiudere gli occhi,
misticamente, a ogni distrazione terrena, umana, religiosa persino.
La rinuncia è la condizione imprenscindibile, per l'ascensione alpinistica.
Bisogna lasciare a valle, abbandonare a fondo,
non solo ogni pesante apparato
tecnologico che voglia sostituirsi al tuo corpo libero
e al nostro spirito puro,
ma anche tutte le volontà velleitarie dell'io.
Passo su passo, di cammino in cammino,
diventeremo così leggeri
da animarci a un semplice soffio,
giunto tra cielo e cielo...

tratto da Filosofia della Montagna - F.Tomatis

Che dire di queste parole...
...Niente. Semplicemente bisogna immaginarsi liberi e volare alla propria vetta,
da raggiungere sempre, dopo tanta, tanta fatica... solo allora sarà "nostra".
Mi piace pensare che ogni volta che sono in montagna, da solo o con gli altri,
sono libero, libero da ogni condizionamento, da ogni influenza, da ogni velleità di pensare a un mondo giusto, ad un lavoro corretto, libero di essere giusto e di dire "no grazie" di fronte ad adulatori e potenti.
La montagna in realtà non ci rende liberi del tutto... ma ci ascolta e ci da anche buoni consigli.