PARTIRE E'....

Partire è…
Partire è uscire da sé.
Partire è smettere di girare attorno a noi, come se fossimo al centro del mondo.
Partire è non lasciarsi chiudere dal piccolo mondo cui apparteniamo:
l’umanità è più grande, è essa che dobbiamo servire.

Partire è aprirci agli altri, scoprirli, farci loro incontro,
aprirci alle idee, anche a quelle diverse, avere il fiato di un buon camminatore.
Felice chi comprende e vive questo pensiero:
”Se non sei d’accordo con me, tu mi fai più ricco”.
Un buon camminatore sa che il grande viaggio è quello della vita.

Beato chi si sente eternamente in viaggio
E in ogni prossimo vede un compagno desiderato.
Un buon camminatore si preoccupa dei compagni stanchi.
Li prende dove li trova.
Li ascolta con amore, ridà loro coraggio per il cammino.
Andare avanti solo per andare avanti non è vero camminare.
Camminare è andare verso qualche cosa; è prevedere l’arrivo.

Partire è mettersi in marcia
E aiutare gli altri a cominciare la stessa marcia
Per costruire un mondo più giusto e umano.
Hélder Pessoa Câmara

Hélder Pessoa Câmara (noto come Dom Hélder; Fortaleza, 7 febbraio 1909 – Recife, 27 agosto 1999) è stato un arcivescovo cattolico e teologo brasiliano.
Ha lavorato per risolvere la miseria nelle favelas e per questo fu anche nominato "il vescovo delle favelas". Si è occupato sia dell'incontro delle grandi religioni in pace sia della campagna "Un 2000 senza miseria". È stato uno dei maggiori precursori della teologia della liberazione latinoamericana, e uno degli esponenti che ha maggiormente integrato dimensione politica e dimensione spirituale della fede cristiana.


C'è sempre tempo per cambiare vita... Non che io abbia qualcosa da rimediare o da redimere nella mia vita e nel mio cammino. E' il tempo di oggi, con le sue regole di sopravvivenza che spesso diventano oppressive e ti fanno perdere la forza e la voglia di pensare al viaggio che ci eravamo prefissati.
In realta', tutta questa crisi, io non me la sono cercata, anzi siamo stati noi "gente comune", quelli sensibili, quelli umani che nel nostro quotidiano, nella nostra buona educazione, nel nostro essere pronti ad aiutare gli altri, nel nostro essere scout, nel nostro essere giusti e retti, nel non essere mai ladri di nulla e mai debitori verso nessuno, abbiamo sempre cercato di pensare ai più deboli con piccole azioni, con piccole privazioni, con tanta umanità.

Adesso è come se qualcuno, che è già seduto nella sua poltrona, nel posto dove noi dovremmo arrivare un giorno passo dopo passo, fatica dopo fatica, ti metta delle pietre nello zaino.
Il mio peso lo porto io, anche quello degli altri se questo serve al mio viaggio ed anche quello di chi al mio fianco si è stancato o anche di quelli che soffrono ed a cui serve un aiuto vero.
Ma agli altri no.
Credo che in Italia stia succedendo questo... ed anche nel mondo.

Ma c'è sempre tempo per cambiare vita... Forse è il tempo di darsi nuove mete, di ritornare a guardare da lontano obiettivi vicini a noi. E' il tempo del piccolo ma buono, dell'acqua presa alle sorgenti vicino casa, delle gioie di una camminata all'aria aperta o di una passeggiata mano nella mano tra le vie del proprio paese. E' il tempo di godersi ciò che si ha e di aiutare chi ancora ha davvero molto poco.
Anche questo è partire.
Purtroppo al resto ormai non c'è rimedio, nessun governo... nessun governo.